la Pro loco di Morciano di Romagna organizza per il 1 e 2 agosto la SAGRA DEGLI SPAGHETTI. Con questa Sagra si festeggia il ritorno della pastasciutta nelle nostre tavole. La Pro loco morcianese riprende la tradizione che per ben 32 anni i suoi predecessori portarono avanti con tanto successo.
l movimento “Viva la Pasta Ghigi” del Grillo di Gemmano si rivolge direttamente al Sindaco Battazza consigliandogli di far togliere il totem, esposto in bella vista all’ interno del palazzo municipale, che pubblicizzava la manifestazione del futurismo morcianese svoltasi 2 anni fa nel Luglio del 2013. Nel frontespizio del totem in alto, con caratteri maiuscoli si legge:
“CREDIAMO ANZITUTTO NECESSARIA L’ABOLIZIONE DELLA PASTASCIUTTA, ASSURDA RELIGIONE GASTRONOMICA ITALIANA”
Praticamente una bestemmia laica dei futuristi Marinetti e Fillia nel tempio pastario morcianese e non solo, dato che getta discredito su un prodotto Made in Italy di eccellenza che tutto il mondo ci invidia. La frase in questione venne inserita nel 1909 nel manifesto “Contro la pastasciutta” , una rielaborazione in chiave culinaria, del Manifesto del Futurismo dove si affermava, assieme a tante altre motivazioni più o meno accettabili,che l’abolizione della pastasciutta avrebbe liberato l’ italia dal costoso grano straniero e favorito l’industria italiana del riso.
L’ultima edizione della Sagra degli Spaghetti si svolse nell’anno 2009 e la nuova Proloco da lì intende ripartire per ridare a Morciano una identità storica con una SAGRA tanto sentita dalla cittadinanza.
Niente di meglio di un bel piatto di pastasciutta fumante sulle nostre tavole, un un rito che si ripete ogni giorno nelle nostre case, una gioia per gli occhi, un mondo di sapori unico e prezioso che racchiude storia, tradizione e gusto. Ma dietro ad uno dei più famosi miti italiani c’è anche la risorsa di un territorio : quello che fu per Morciano di Romagna l’ex stabilimento della Ghigi.
Carlo Morigi